SPECIALE ASSISTENZA IN AEROPORTO

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Redazione GV3
02 dicembre 2019
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VENPA non è nuova a situazioni che richiedano un forte spirito di adattamento e alta formazione. Un esempio significativo delle capacità di VENPA nell'assecondare il cliente si è verificato di recente negli aeroporti di Roma, Milano e Venezia, dove è stato garantito un presidio fisso di assistenza in aeroporto.

A fronte della fornitura – a marchio VENPA GV3 e Tecnoalt GV3 – di numerose piattaforme aeree ed escavatori a noleggio, le ditte clienti appaltatrici hanno richiesto di ricevere (oltre alle macchine) anche un presidio fisso in cantiere di personale tecnico GV3, per garantirsi interventi di pronta assistenza, quindi in tempo reale.

VENPA e GV3 sono abituate ad organizzare interventi programmati in cantiere, atti a garantire la continuità operativa del cantiere stesso, oltre alle ottimali performance e sicurezza dei propri mezzi. In questo caso, però, ha dovuto strutturare un vero e proprio staff fisso di tecnici specializzati. Questo staff dedicato presiede il cantiere su turnazione e interviene sui mezzi in seduta stante. Si annullano così i tempi morti dalla richiesta d’intervento all’erogazione del servizio on site.

Per quanto siano elevate le prestazioni del dipartimento First Care VENPA GV3 – che, di norma, in poche ore dalla segnalazione di anomalia o emergenza è già sul posto con un proprio furgone assistenza – non si può ovviamente garantire la simultaneità di risposta alla domanda se non stazionando in cantiere.

Cosa succede quando bisogna accedere a un cantiere aeroportuale?


LE ABILITAZIONI PER LAVORARE IN AEROPORTO

Lavorare in zona aeroportuale non è immediato. Perché? Per ovvie questioni legate alla sicurezza.
Accedere ad aree aeroportuali – in cui operano tante aziende di servizi differenti e dove gli aerei stessi vengono manovrati in fase di carico/scarico bagagli, decollo e atterraggio – prevede un iter autorizzativo particolare. I tecnici VENPA e GV3 hanno dovuto maturare tutta una serie di requisiti indispensabili. Hanno infatti acquisito le stesse abilitazioni che sono richieste di prassi agli operatori aeroportuali ordinari.

Per accedere all’aeroporto di Fiumicino, le maestranze GV3 hanno dovuto ottenere:

  • la tessera aeroportuale, che autorizza l’accesso del solo uomo a piedi (no furgone), con cassetta degli attrezzi;
  • la partecipazione ai corsi di security, emergenze e norme comportamentali e airside safety (la sicurezza all’interno dell’area airside);
  • il conseguimento della patente aeroportuale, quindi la partecipazione a un corso dedicato in loco con personale ADR (AEROPORTI DI ROMA) e annesso esame finale;
  • il permesso per l’accesso del furgone (officina attrezzata), concesso previa presentazione della copia del libretto di circolazione, la copia dell’assicurazione del veicolo, la compilazione della specifica modulistica e il collaudo del mezzo con personale ADR.
Ogni furgone deve essere munito di due bandiere a scacchi bianche e arancioni 45×45 e due scritte sui lati che identifichino l’azienda. La dimensione delle scritte deve garantirne la leggibilità. Inoltre, devono essere presenti e altrettanto leggibili i numeri di telefono del fornitore.
Ogni mezzo deve essere infine dotato di una luce aerea rossa lampeggiante.


LA SQUADRA GV3 DI PRONTA ASSISTENZA IN AEROPORTO

Ottenute tutte le abilitazioni sopra elencate, la squadra di pronta assistenza GV3 è finalmente pronta ad accedere al cantiere. Quindi, è pronta a presidiare i mezzi a noleggio e intervenire prontamente, di fronte a urgenze o segnalazioni di mal funzionamento.

Nello specifico, per Fiumicino, il responsabile First Care VENPA – coordinandosi con il Responsabile RSPP VENPA e un tecnico della sede centralizzata First Care VENPA – ha organizzato una squadra di quattro tecnici specializzatiVENPA GV3 e Tecnoalt GV3.

Questa squadra, composta da quattro figure altamente professionali, lavora su rotazione su calendario prestabilito: garantisce sempre un uomo fisso in cantiere da martedì a giovedì. I tecnici intervengono sia per effettuare riparazioni, sia per ottemperare all’ordinaria manutenzione in prevenzione.