Inaugura venerdì 4 maggio 2018 alle ore 17.30 alla Villa dei Quintili a Roma la mostra Ailanto<3, un percorso d’installazioni artistiche realizzate ad hoc nel cuore del Parco Archeologico dell’Appia Antica.
La mostra è stata inserita nel calendario italiano dell’Anno europeo del patrimonio culturale 2018, poiché risponde a uno degli obiettivi generali di promozione del patrimonio culturale quale fonte di ispirazione in ambito del contemporaneo.
Tra i primi sostenitori della mostra, c’è GV3 Tecnoalt, che ha subito manifestato vivo interesse per l’iniziativa, a seguito di un incontro con il curatore Fulvio Chimento.
Gli artisti coinvolti da Fulvio Chimento sono Stefano Arienti, Cuoghi Corsello, Dado e Rusty. Attraverso le loro opere il visitatore è accompagnato alla scoperta dei monumenti presenti nell’intera area archeologica: le Grandi Terme, le cisterne interrate, l’acquedotto, il Ninfeo, Santa Maria Nova, l’Appia Antica.
La mostra, che rimane aperta fino al 22 luglio, è organizzata dall’Ass. BLQ – Block Culture in collaborazione con Parco Archeologico dell’Appia Antica e il MiBACT.
L’esposizione ruota intorno a una metafora poetica: il parallelismo tra una pianta invasiva non autoctona, l’ailanto, e alcuni linguaggi artistici che si sono diffusi a partire dagli anni Ottanta a oggi.
Il nome stesso della pianta è di per sé affascinante e si ammanta di connotati magici, taumaturgici e spirituali. In latino è definita Ailanthus altissima, mentre in italiano viene chiamata anche albero del cielo o albero del paradiso. Originaria della Cina, questa specie si è diffusa ovunque. In Europa è stata introdotta nel XVIII secolo come pianta da giardino, e ha “viaggiato” dall’Inghilterra al Mediterraneo. In Italia la sua presenza è aumentata esponenzialmente negli ultimi tre decenni a causa del progressivo abbandono delle aree urbane e suburbane.
La natura dell’ailanto coincide con la sfera creativa di quegli artisti che portano avanti la propria ricerca senza uniformarsi alle tendenze dominanti. L’ailanto è quindi il simbolo di una diversità artistica che si pone come alternativa all’arte “ufficiale”: propensa a innestarsi e diffondersi rapidamente negli ambienti più disparati e a differenti latitudini.
Ailanto è un progetto artistico itinerante in grado di adattarsi come una specie vegetale infestante ai differenti contesti espositivi.
La mostra arriva a Roma dopo essere stata allestita in forme differenti presso la Biblioteca Luigi Poletti di Modena e nel Padiglione Tineo dell’Orto Botanico di Palermo (2016).
Nell’affascinante campagna romana, architettura e paesaggio si fondono: passato e presente sembrano poter convivere lungo la linea tracciata dall’arte.
sede Villa dei Quintili, via Appia Nuova 1092 (ingresso anche da via Appia Antica 251)
artisti Stefano Arienti, Cuoghi Corsello, Dado, Rusty
a cura di Fulvio Chimento
periodo 4 maggio – 22 luglio 2018
orari dal martedì alla domenica 9-19.15 (ingresso 5 euro)
inaugurazione 4 maggio ore 17.30
La mostra è organizzata da Parco Archeologico dell’Appia Antica e Ass. BLQ – Block Culture.
Tutte le domeniche alle ore 10 è possibile effettuare una visita guidata gratuita
6 maggio e 22 luglio: visita guidata con il curatore di Ailanto<3
17 e 23 giugno: laboratori di pratica e teoria del writing con gli artisti dalle ore 10 alle ore 17; prenotazione obbligatoria: +39 0639967700; numero minimo di partecipanti: 20
Lorenza Campanella > [email protected]
Tel. +39 067129121 – e-mail: [email protected]
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