Non c’è giorno che non ci insegni qualcosa di nuovo! Questa volta GV3 Venpa è nei pressi del rio Tigia a Salorno, comune italiano di quasi 4000 anime, della provincia autonoma di Bolzano, in Trentino Alto Adige, precisamente in Bassa Atesina.
Salorno si connota per la presenza storica di un rio, il rio Tigia. Esso precipita in valle con un’imponente cascata alta 68 metri: è un’attrattiva che rende unico il paese.
Presso il rio Tigia, gli abitanti preistorici attingevano all’acqua tramite canalizzazioni. Il rio risulta citato assai presto nelle fonti con il nome di Tütsche (v. urbario tirolese del 1288), da cui la denominazione di Salorno in Dorf auf der Tütsche: il paese nato e vissuto grazie ai condotti d’acqua. Salorno è un nome proprio composto da SAL = condotto artificiale per l’acqua e URN = località, da cui l’appellativo un luogo posto su canali. Gli storici fanno risalire l’origine di Salorno addirittura all’età del bronzo.
Il legame con l’acqua è figurativamente simboleggiato anche nello stemma di una delle più antiche casate locali, la famiglia An der Lan. È interessante inoltre ricordare che fino alla fine del quattrocento il rio attraversava il rione di Gries a sud del paese, Successivamente il corso venne deviato a monte dell’abitato in direzione nord.
Il ponte di legno – che storicamente campeggia frontalmente rispetto la cascata Tigia – fu certamente costruito per la prima volta attorno al cinquecento. Appena attraversato, si inerpica un erto sentiero chiamato scalette, proprio perché caratterizzato da una serie di numerosi gradoni scavati nella roccia o costruiti con il cemento, che facilitano l’ascesa. Proseguendo per il sentiero si raggiunge senza troppa fatica il piccolo spiazzo panoramico detto al palon.
A metà gennaio una società d’ingegneria e architettura di Trento ha dato il via a un moderno rilievo geometrico del ponte in legno: un mix fra stazione totale e rilievo fotogrammetrico con drone.
I dati raccolti sono in fase di elaborazione e verranno integrati con l’analisi del degrado delle strutture. Grazie al risultato dello studio, si potrà essere in grado quindi di stabilire la sicurezza strutturale del manufatto e avviare gli interventi di risanamento più idonei per la sua messa in sicurezza.
Per effettuare i rilievi delle condizioni statiche del ponte, è stato indispensabile l’impiego di una piattaforma aerea semovente girevole telescopica. Grazie al sopralluogo del tecnico GV3 di zona, si è potuto individuare il modello di piattaforma più adatto a essere adagiato nel greto del rio per dimensioni, peso e prestazioni.
La prescelta JLG 860 è dotata di 4 ruote motrici e assale oscillante. Con comandi interamente proporzionali, si caratterizza per il braccio articolato con snodo a 5 m e lo sbraccio di 22,8 m. La larghezza operativa è inferiore a 2.5 metri. La disposizione intuitiva dei comandi facilita l’uso e riduce i tempi di familiarizzazione per l’operatore.
Nel nostro sito web, potete consultare tutte le piattaforme incluse nel parco mezzi sollevamento GV3:
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