BLOCK THE WALL (5°step) è un progetto di BLQ (Block Culture) – in collaborazione con il Quartiere San Donato ed il Comune di Bologna, Settore Politiche Abitative e ACER – svoltosi dal 22 aprile al 4 maggio 2016 e che ha visto i writer bolognesi Dado e Pazo Steel realizzare due murales sulle pareti non finestrate di due distinte palazzine, alte circa 10 metri, inserite in Via Niccolò Macchiavelli, civici 18 e 30.
Per entrambe le edizione Venpa, sensibile alle forme d’arte che nascono e si esprimono sulla strada, è intervenuta con la fornitura di una piattaforma autocarrata Z20, indispensabile per la realizzazione dell’iniziativa.
Ma partiamo dall’inizio, dalla natura del progetto e dagli interessi degli organizzatori: innanzitutto l’iniziativa nasce con l’obiettivo di definire correttamente, quindi legittimare il concetto di writing e di street art, discipline artistiche di “dominio pubblico” in quanto si manifestano in spazi pubblici, fruiti dalla comunità locale o da chi vi transita. Il supporto fisico del writing sono infatti i muri stessi delle città, pareti o comunque superfici comuni.
Il pretesto di definizione e promozione del writing si palesa quindi in un’operazione di decoro urbano, di abbellimento del territorio, grazie a questi interventi artistici che contribuiscono a migliorare la percezione dell’ambiente in cui si vive, esaltando l’impatto estetico di contesti in degrado o semplicemente privi di uno studio estetico a monte che li valorizzi rispetto al tessuto urbano in cui sono inseriti (che – di riflesso – ne traggono beneficio).
Fatte queste premesse di carattere informativo, le finalità del progetto di BLQ sono quindi di tipo sociale e promozionale. Il percorso di interventi murari è un atto di condivisione che spera di raccogliere l’apprezzamento locale ma soprattutto di incontrare una forma di apertura mentale nei confronti di quest’attività, tale da individuare nuovi spazi e dei modelli su cui gli emergenti possano contare, per allenarsi nella legalità seguiti da professionisti del settore, che possano guidarli e far maturare l’abilità e la passione per questa disciplina artistica.
Esponenti di spicco a Bologna, promotori di questa e numerose altre iniziative connesse, sono Dado e Rusty (creatori dell’opera muraria sullo stabile della Venpa, #rentalchic), che da anni si muovono nell’ambiente pubblico e privato operando prevalentemente su commissione.
Infatti a Bologna – per antonomasia da sempre la città dell’arte e degli artisti in tutte le sue accezioni – il gioco si è fatto più facile, essendo ormai il fenomeno della street art assimilato e sostenuto da gallerie d’arte, amministrazione comunale e municipalità, critici preparati in materia, writer professanti e professori, locali, fiere, agenzia di moda e comunicazione… committenti esterni ma sensibili e visionari. C’è bisogno però di continuità e maggiori investimenti, la sfida rimane quindi aperta sul fronte… da qualche anno Venpa abbraccia l’arte di strada e sostiene questa forma d’espressione che contiene numerose analogie con il proprio campo d’azione, nel 2016 ricordiamo il recentissimo progetto #rentalchic e la fornitura di mezzi occasionale per le iniziative di questo ed altri collettivi organizzati.
Nicola Grudina, direttore commerciale Venpa: “Abbiamo sempre avuto un occhio di attenzione per tutte quelle manifestazioni rivolte alle comunità locali, dove vi sia una commistione tra arte, musica, spettacolo e ovviamente noleggio! E quando si aggiunge la componente sociale, siamo i primi a rispondere. Con Dado il rapporto non solo è collaudato, ma anche consolidato. Supportiamo le sue iniziative con entusiasmo e ne condividiamo sia l’aspetto artistico sia il fine collettivo. Ci piace l’idea che i nostri mezzi siano impiegati per cause nobili, come il decoro urbano e la formazione di nuovi esteti”.
Dado: “Il Festival Block The Wall 5 rappresenta l’apice della Block Culture, quando la gente non si chiude nelle case ma scende in strada per vivere il momento di cultura del blocco (quartiere). L’obiettivo è quello di integrare la passione e la divulgazione di questi fenomeni con aspetti culturali e di ricerca in grado di cogliere la complessità di linguaggi artistici il cui campo d’azione spazia dalla semiotica alla sociologia, dalla fenomenologia all’urbanistica.”
L’inaugurazione del nuovo quartiere è avvenuta ieri 4 maggio, in presenza delle autorità locali, degli autori e della comunità.
Per info sul Festival > BLQ su Facebook o www.ozbologna.org/arte-cultura/blq/
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